Descrizione
In Trentino il lavoro non professionale nel bosco è particolarmente diffuso.
Tale attività rappresenta l’esercizio di un diritto peculiare per gli assegnatari delle sorti di legna da ardere e per i proprietari di piccole porzioni di foresta. È una attività utile e importante, che produce valore, anche se non in termini commerciali, con ricadute positive in campo ambientale, per l’utilizzo di un combustibile e di una materia prima rinnovabili.
È bene ricordare che c’è una sostanziale differenza tra chi svolge attività forestali finalizzate esclusivamente all’autoconsumo e chi dalle stesse percepisce un compenso. Nel primo caso tutte le indicazioni di sicurezza sono da intendersi come la raccomandazione del buon padre di famiglia, mentre nell’altro caso si tratta a tutti gli effetti di obblighi di legge con tanto di arresto o ammenda per i trasgressori.
Questo opuscolo riassume le buone prassi operative per eseguire le varie attività che trasformano un albero in tanti pezzetti di combustibile accatastati nelle vicinanze del camino di casa, il formato è stato studiato appositamente per consentirne l’inserimento all’interno della tasca dello "zaino porta merenda" di ogni hobbista.
Le varie fasi lavorative sono inserite in ordine cronologico e vanno dal sopralluogo preliminare per verificare la natura dei lavori da eseguire nel bosco fino alla operazioni svolte sul piazzale di casa.
Operare nel bosco è rischioso e faticoso e se da un lato l’evoluzione tecnologica ha portato numerosi benefici in termini di sicurezza e praticità di mezzi ed attrezzature dall’altra molti dei nuovi hobbisti non sono più abituati a sostenere uno sforzo fisico intenso, tali lavori sono svolti spesso da pensionati o da chi nella vita lavora davanti ad un computer.
In definitiva operare nel bosco è rischioso oggi come in passato e porta con sé ininterrottamente nel tempo una scia di infortuni gravi e sfortunatamente anche mortali.